Haiti
Siamo presenti nel Paese dal 2010, quando un terribile sisma ha causato la morte di più di 220mila persone e colpito, in vario modo, circa 3 milioni di abitanti.
Progressivamente gli interventi di emergenza per la ricostruzione e riabilitazione del Paese hanno lasciato spazio ad interventi di sviluppo e protezione dei minori in particolare ragazzi in situazione di strada o a rischio di associazione alle bande armate.
Tutti i nostri interventi nel Paese sono stati realizzati congiuntamente e a nome della Fondazione Rinaldi (ufficio progetti dei Salesiani d’Haiti) e\o delle singole comunità salesiane; inoltre è attivo un accordo quadro fra il VIS, la congregazione salesiana e la fondazione Rinaldi.
Grazie a finanziamenti pubblici e privati siamo intervenuti nei seguenti settori d’intervento:
1. Child and youth protection
Molti giovani sono stati destinatari di una formazione sulla risoluzione pacifica dei conflitti e la promozione di una cultura di pace e molti bambini sono stati coinvolti in eventi per la promozione e la divulgazione dei diritti dei bambini. Abbiamo inoltre consolidato la collaborazione fra psicologi, educatori dei centri di accoglienza e stagisti universitari nel lavoro con i destinatari.
In ultima analisi, ad Haiti partecipiamo alla COTESR ( Coordination des Organisations Travaillan avec les Enfants en Situation de Rue ), rete nazionale di enti pubblici e organizzazioni della società civile che lavorano per ragazzi in situazione di strada, che si è focalizzata recentemente sull’analisi della problematica dell’integrazione scolastica dei destinatari.
2. Educazione, formazione e inserimento socio-professionale
Abbiamo reso possibile la ricostruzione, l’equipaggiamento e l’aggiunta di nuovi ambienti nel centro di formazione professionale dell’opera salesiana Lakay di Port au Prince. Il centro è a disposizione di ragazzi e delle ragazze in situazione di strada e dispone di un asilo nido per i figli di ragazze madri, pensato per favorire la loro partecipazione ai corsi.
La Fondazione San Zeno e la Missione delle Nazioni Unite in Haiti (MINUJUSTH) ci hanno permesso poi di accompagnare i giovani formati presso l’opera Lakay-Lakou nel loro inserimento nel mondo lavorativo grazie all’erogazione di formazioni specifiche sulla creazione e gestione d’impresa, all’offerta di stage presso imprese del territorio, al sostegni tecnico – finanziario per l’avvio di attività generatrici di reddito, alla distribuzione di kit professionali (utensili e materiali inerenti la professione appresa) e all’accompagnamento durante il processo di transizione alla vita indipendente, assicurando ai ragazzi alloggio e lavoro.
Grazie all’implementazione dei progetti siamo stati inoltre in grado di mettere a disposizione risorse per la creazione di alloggi protetti per l’avvio di percorsi d’autonomia alternativi alla riunificazione familiare per quei giovani il cui rientro in famiglia risultava impossibile o pregiudizievole.
3. Emergenza
Per quel che concerne il lavoro di emergenza, siamo stati attivi dopo il passaggio dell’uragano Matthew ad ottobre 2016, nello specifico abbiamo avviato un progetto di riabilitazione abitativa e di riduzione della vulnerabilità del Paese rispetto ai disastri ambientali. Tale iniziativa ci ha permesso di formare le famiglie destinatarie e i mastri sulle buone pratiche di costruzione, fornire buone prassi per l’acquisto di materiale di costruzione, nonché la ricostruzione totale di diverse abitazioni.
Obiettivi futuri
Per il prossimo futuro prevediamo di proseguire il dialogo con diverse realtà ed organizzazioni presenti ad Haiti con le quali si sono avviati contatti per sviluppare possibili sinergie e collaborazioni progettuali. Inoltre, saremo impegnati a consolidare il nostro lavoro per l’inserimento socio-lavorativo di giovani svantaggiati e per sviluppare l’auto-impiego, oltre che rafforzare la nostra risposta ai bisogni dei beneficiari minori, con particolare attenzione alla questione di genere, il tutto anche grazie all’identificazione di nuovi donors.